Testi (di cui uno continua da pagina 6) con ricordi e riferimenti a faccende personali, fra cui la causa per l’assegnazione di un alloggio della Cooperativa ufficiali;
racconto (continua da pagina 6) di Enrica Giovagnoli, pubblicato su «Il Roma della domenica», in cui si fa riferimento a fatti e persone realmente esistite.
Testi (di cui il primo continua da pagina 53 e l'ultimo alle pagine 56-57) con la descrizione del viaggio di ritorno a Monterotondo e a Roma; cenni agli accordi presi con Ernesto Gazzeri per la realizzazione del busto di Giovagnoli, opera dello Ximenes; trascrizione di una lettera di ringraziamento ad Enrica Giovagnoli da Amedeo Herlitzka, direttore dell’Istituto Angelo Mosso ed elogi di LPB;
articolo (che continua a pagina 56) di Enrica Giovagnoli sull’Istituto Angelo Mosso presso il Col d'Olen, pubblicato su «Il Roma».
Due articoli (di cui uno continua alle pagine 62-63) entrambi pubblicati su «Arte e Artisti» e a firma LPB, intitolati rispettivamente: <i>Gian Cristoforo Romano e il Palazzo Ducale di Urbino</i> e <i>L’Esposizione promotrice di Napoli</i>, quest'ultimo è relativo alla XXXVI esposizione della Società promotrice di Belle Arti “Salvator Rosa”.
Testi (di cui uno continua a pagina 117) con vari ricordi, in particolare quello della visita di Giorgio Messemagne Paterna, nipote di LPB, e di sua moglie, in viaggio di nozze in Italia dalla Francia; cenno al concorso non vinto per le Case economiche.
Testi (di cui l'ultimo continua a pagina 158) con le trascrizioni di alcuni versi di Antonio Stoppani dedicati a Ettore Ximenes e della lettera, del 5.11.1931, di Francesco Boncompagni Ludovisi a Roberto Paribeni relativa alla collocazione del busto di Raffaello Giovagnoli al Pincio o al Gianicolo, con l’autorizzazione a esporlo invece nel Museo di Roma; cenno alla pergamena e al sostegno per la lettera di Garibaldi da donare a Mussolini (cfr. la riproduzione alle pagine 120-125).
Testi con ricordi dei due soggiorni a Roma dei coniugi Paterna Baldizzi, l’ultimo dei quali per incontrare Mussolini; cenni a Maria Giovagnoni, loro figlioccia, e ad un altro monumento dedicato a Raffaello Giovagnoli, sempre su modello dello Ximenes scolpito da Gazzeri, che sarà eretto a Monterotondo (riprodotto nella pagina successiva).