La Filza, legata in pergamena, consta di 412 (in realtà 441) carte numerate, molte trattate con carta giapponese. Le lettere qui contenute, in massima parte in tedesco, risultano inviate a Roma nel periodo 1603-1616 dall'Arciduca Maximilian von Habsburg e dai suoi cancellieri a Peter Mander von Neuhausen, preposto di Masech e Olenbergh, agente dell'Arciduca e della famiglia Fugger.
La Filza, legata in pergamena, consta di 686 (in realtà 692) carte numerate, la più parte restaurate con carta giapponese e molte con inchiostro evanito. Contiene lettere e documenti diversi collocabili cronologicamente nel periodo 1599-1629.
La Filza, legata in pergamena, consta di 774 (in realtà 836) carte numerate, molte trattate con carta giapponese, e contiene lettere, note mediche, componimenti, note di libri e documenti diversi, databili tra il 1597 e il 1629.
La Filza, legata in pergamena, consta di 878 (in realtà 884) carte numerate, molte restaurate con carta giapponese, e contiene lettere, documenti diversi, diagnosi mediche, cataloghi di erbe e fiori, databili tra il 1551 e il 1633.
La Filza, legata in pergamena, ha titolo d'insieme: "N. 3° Testamento del quondam signor Gio. Fabri da Bamberga medico, fisico, semplicista del Palazzo Apostolico e lettore della Sapienza. Inventario delli beni della sua eredità e stato di essa. Saldo dell'Amministrazione del signor Mattia della Valle, tutore e curatore della detta eredità" e consta di 357 carte numerate. Contiene documenti relativi all'eredità di Johannes Faber, morto a Roma il 17 settembre 1629, e al destino dei suoi tre figli minori, Giovanni Domenico, Maria Vittoria e Maria Maddalena.
La Filza, già Fondo S. Maria in Aquiro Tomo 270, legata in pergamena e con Rubricella alfabetica, consta di 490 carte numerate e contiene documenti notarili in copia relativi all'Arciconfraternita della Pia Casa della Visitazione degli Orfani di Santa Maria in Aquiro e del monastero dei SS. Quattro Coronati, prodotti tra il 10 febbraio 1600 e il 30 agosto 1649.
Testi, immagini, fotografie e ritagli stampa. Il diario è dedicato alla vita a Napoli con note sull'attività professionale, in particolare i progetti dei Villini Marotta e Cifariello e del pastificio De Rosa. Sono testimoniati ancora i viaggi in Italia centrale per le ispezioni nelle scuole e l'inaugurazione, nel 1914, dell'Università popolare di Napoli.
Testi, immagini, fotografie e ritagli stampa. Diario dedicato in modo particolare al periodo al fronte, alla morte di Raffaello Giovagnoli e all'attività accademica svolta all'Università Popolare di Napoli.
Immagini, testi, fotografie, materiale a stampa. In questo diario LPB riporta molte notizie sulla situazione politica nazionale e internazionale; molte pagine dedicate al suo collocamento a riposo e alla mostra personale alla Barcaccia di Roma organizzata in occasione del 30° anno di insegnamento.