Fondo 2 - Joannes Faber

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Area dell'identificazione

Codice di riferimento

2

Titolo

Joannes Faber

Date

  • 1593-1657 (Creazione)

Livello di descrizione

Fondo

Consistenza e supporto

270; 412-424; 581

Area del contesto

Nome del soggetto produttore

Nota biografica

Storia archivistica

Modalità di acquisizione

Area del contenuto e della struttura

Ambito e contenuto

Valutazione e scarto

A cura di Alessandra Mercantini
L'Inventario del Fondo Johannes Faber
Il presente lavoro è il risultato della sistematica ricognizione del materiale (circa 10.000 lettere e documenti in latino, italiano, tedesco, spagnolo e francese conservati nelle Filze 412-423 del Fondo Faber), oggetto di studio negli anni 1996-1999 da parte della dottoressa Gabriella Miggiano e di chi scrive, che già al marzo 2001 aveva prodotto una stesura finale, previa ulteriore ed approfondita analisi del materiale e nuove ricerche
storico-bibliografiche. Allo studio di allora e al controllo di oggi di quella documentazione, si unisce in questa sede l'inventariazione completa ex novo delle Filze 424(1) e 425(2) e, come detto, di alcune carte delle Filze 270 e 581 del Fondo Faber(3). Le filze raccolgono materiale cucito senza alcun criterio archivistico, non rispettando né l'ordine cronologico né quello dei corrispondenti o degli argomenti. Molte lettere risultano smembrate e collocate in diverse parti di un medesimo tomo o, finanche, in volumi diversi(4). Anche per la decifrazione delle firme e la conseguente identificazione dei nomi dei corrispondenti, la presenza assai consistente di lettere in lingua tedesca e scrittura gotica corsiva seicentesca - quindi non codificata ma soggetta alla varietà dei ductus personali di ciascuno scrivente - ha determinato una costante difficoltà di lettura(5).
L'approccio all'inventariazione è stato, inoltre, ostacolato da difficoltà di altra natura, come nel caso di lettere anonime(6) o di firme e parti di lettere erase dalla mano dello scrittore stesso o da Johannes Faber, per ragioni di cautela e censura determinate dal clima controriformistico della Roma del Seicento(7). Benché si sia adottata la più ampia diligenza, permangono, tuttavia, alcuni casi in cui ci si è visti costretti a registrare la lettera con un mittente non identificato o dato dubitativamente.
Non essendo stato possibile fornire il regesto, l'inventario presenta l'indicazione per ciascuna lettera della segnatura, del mittente, del destinatario, delle date topica e cronica.
Nei casi in cui uno o entrambi i corrispondenti non risultassero espressi nella lettera, per volontà propria o altrui o per motivi legati a guasto del materiale, si è comunque tentato, tramite lo studio del contenuto dello scritto e delle grafie, lo scioglimento di eventuali sigle, l'identificazione di pseudonimi e il riconoscimento della qualifica e del titolo nobiliare o ecclesiale, di individuarne i nomi, che sono stati posti tra parentesi quadre.
Si sono poi riportati, ove necessario o significativo, gli eventuali titoli di scritti o notazioni ampie apposte sulle carte, trascritte paleograficamente e rese tra virgolette.
Seguono, come detto, la data topica normalizzata secondo l'uso moderno delle lingue(8) e la data cronica, ove presente o deducibile. É da segnalare che molte lettere provenienti dall'area germanica recano la data secondo lo stile utilizzato anteriormente all'introduzione della riforma gregoriana del calendario (1582), che fu adottato in tempi diversi nei principati tedeschi; l'inventario tiene conto di entrambe le datazioni, come anche di quelle rese all'uso latino o con il riferimento alle festività cattoliche.
Accompagna, inoltre, ciascun documento la segnalazione dello stato di conservazione, la trascrizione di eventuali annotazioni e, ove possibile o necessario, alcune note di spiegazione o di presentazione del personaggio o dell'oggetto della lettera, i rinvii interni ed esterni relativi all'argomento, nonché la bibliografia inerente aggiornata, tranne rare eccezioni(9), all'anno 2000.
Alle schede è stato, infine, aggiunto il dato relativo al rinvio alle immagini digitali(10), tratte dalle filze negli anni 2011-2012, che costituirà la base per la preparazione di un ipertesto.
Un Indice Onomastico, nel quale si dà conto di tutti gli pseudonimi e variazioni dei nomi e ciascun riferimento è accompagnato, ove attuabile, dalle date di nascita e morte e dalla qualifica del personaggio o, almeno, dal periodo in cui è riconosciuta la sua attività, e una Bibliografia dei più importanti studi su Johannes Faber e sulla prima Accademia dei Lincei, ordinata cronologicamente, accuratamente aggiornata al 2000 e con omissioni sino al 2011(11), completano l'Inventario.
Nel licenziare l'opera desidero ricordare, ancora una volta, il prezioso lavoro svolto negli anni 1996-1999 dalla dott.ssa Gabriella Miggiano, che ha collaborato alla redazione del primo spoglio del carteggio, occupandosi in particolare delle Filze 419-423(12).
Mi è gradito, in questa occasione, ringraziare la dottoressa Ada Baccari, Cancelliere dell'Accademia Nazionale dei Lincei, la dottoressa Paola Cagiano de Azevedo, funzionario Archivista, con la quale ho avuto piacevoli e sempre proficui colloqui e scambi di opinioni di metodo archivistico, il direttore della Biblioteca dottor Marco Guardo, le dottoresse Ebe Antetomaso e Valentina Sagaria Rossi, i dottori Alessandro Romanello e Andrea Trentini, nonché tutto il personale di sala.
Infine, è doveroso da parte mia scusarmi con gli studiosi che consulteranno questo inventario per gli errori e le omissioni che in esso troveranno, inevitabili malgrado i molti controlli effettuati.
Roma, 27 dicembre 2013

NOTE
1 La Filza, titolata "Interessi spettanti all'Azienda della Venerabile Chiesa di S. Maria dell'Anima", conserva lettere a Johannes Faber, nonché suppliche, memoriali, conti, note di spese e giustificazioni della Chiesa e Ospedale di S. Maria dell'Anima e della Arciconfraternita di Nostra Signora nel Camposanto tedesco di Roma dal 1606 al 1627.
2 La Filza è costituita di 94 carte (molte bianche) e contiene "Conti e ricevute di Giovanni Fabri" datati tra 1593 e 1629. Si veda anche supra.
3 Si vedano supra le note 10 e 11 della "Corrispondenza".
4 É ciò che è accaduto, ad esempio, alla lettera inviata da Markus Welser a Johannes Faber alle cc. 73r-v e 818r della Filza 419 e, come caso estremo, a quella di Jakob Gretser a Kaspar Schoppe, Ingolstadt 21 maggio 1607,
posta parte alla Filza 415 c. 57r e parte alla c. 631r-v di Filza 417.
5 Per alcuni casi, nel 1999 si ricorse, grazie all'interessamento del prof. Tullio Gregory, alla consulenza di un esperto individuato dal direttore della Herzog August Bibliothek di Wolfenbüttel nella persona del dott. Wolf Otte. Anche la
sua lettura risultò, pur tuttavia, notevolmente difficoltosa e alcuni casi rimasero allora irrisolti.
6 Per esempio e solo per citarne una, la lettera priva di firma inviata a Johannes Faber da Venezia in data 5 ottobre 1627 (Filza 421, cc. 579r-580v).
7 Come nel caso dell'epistola di Josse Rycke alle cc. 190r-191v della Filza 420 e di molte lettere di Kaspar Schoppe alla Filza 421.
8 I nomi delle città sono resi, ove possibile, nella lingua attuale. Quando si tratti, invece, di luoghi piccoli, frazioni e/o quartieri si è posto il toponimo più grande di riferimento tra parentesi tonde. Naturalmente, in caso la data topica non sia espressa e si sia dovuta dedurre da dati interni o esterni alla lettera, si è posto il nome del luogo tra parentesi quadre.
9 È il caso dei contributi pubblicati negli anni 2002-2010 soprattutto da Irene Baldriga, Sabina Brevaglieri, Irene Fosi e Gabriella Miggiano, nei quali si sono editati alcuni interessanti documenti. A Gabriella Miggiano si deve, da ultimo, l'edizione dell'inventario dei libri alla Filza 581. Per alcuni personaggi molto studiati negli anni scorsi si è dato, in nota, rinvio all'ultimo contributo significativo.
10 Alcune al momento mancanti. Il rinvio al file immagine si fornisce anche nella nota 1 di ciascuna Filza, nella quale si descrive il materiale.
11 Tale scelta, purtroppo obbligata, deriva dalla enorme mole di studi pubblicati negli ultimi anni, anche grazie al lavoro compiuto nel 2001 e messo a disposizione degli utenti della Biblioteca.
12 Si veda nota 9 e la Bibliografia, nella quale vengono riportati numerosi contributi della studiosa relativi a Johannes Faber.

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giugno-dicembre 2014

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