Il materiale in questione è di particolare interesse perché documenta eventi e luoghi della Grande Guerra visti attraverso gli occhi di un artista: Paterna Baldizzi rimase pochi mesi al fronte in Cadore come capitano del 9° Reggimento d’Artiglieria, durante i quali immortalò nei suoi album luoghi ed avvenimenti del conflitto bellico, attraverso disegni e descrizioni in forma diaristica, con la sensibilità dell’artista e l’emotività del militarista convinto quale fu. In seguito all’intervento del Ministero della P.I. venne messo in congedo e richiamato alla cattedra di disegno architettonico presso l’Università di Napoli, in quanto si ritenne che la sua assenza dalla cattedra fosse motivo di grave danno per l’insegnamento. Tuttavia, da congedato continuò ad interessarsi delle cose della guerra, registrando notizie e occupandosi soprattutto della cura di quella gioventù che era stato chiamato a formare e che, non di rado, vedeva partire per il fronte e non fare più ritorno. Tanto fu segnato dall’esperienza della guerra che, passato un lustro dalla fine del conflitto, volle fare un “pellegrinaggio in Cadore” per rivisitare i luoghi dove si era combattuto col fine di richiamare alla memoria le immagini e le emozioni del passato e, fissandole nuovamente sul suo diario, poterle confrontare con quanto sopravvissuto.