Napoli 23 settembre
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Non ho potuto avere il piacere di portare il distintivo concesso agli ufficiali che sopportarono le fatiche di guerra e dopo regolare domanda rivolgendomi a Leonardo Bianchi egli ebbe la seguente risposta dal Ministro:
Il Ministro della Guerra
N 2392, Roma 17 sett. 19116
Caro Bianchi,
sono spiacente di non poter assecondare il desiderio del Capitano d'Artiglieria, Prof. Leonardo Paterna Baldizzi, per quanto riguarda l'istanza da lui fatta per ottenere l'autorizzazione a fregiarsi del distintivo di guerra istituito con R.D. 21 marzo 1916 n. 641.
Pur apprezzando le benemerenze acquistate dall'Ufficiale [pag. 84] durante i 6 mesi circa di servizio prestato alla fronte, non si può derogare a quanto tassativamente dispone l'art. 1 dell'istruzione pubblicata nella circolare n. 330 G.M. c.a., la quale stabilisce in un anno il periodo di servizio che si deve aver prestato alla fronte, per aver titolo a fregiarsi del distintivo.
Né il detto ufficiale si trova nelle condizioni di potersi giovare dell'art. 3 della medesima istruzione, che riduce a 4 mesi il servizio prescritto a coloro che, dopo tale periodo di tempo, furon comandatoi a prestar servizio fuori delle zone di operazioni.
Come vedi, dunque, precise disposizioni ostacolano il soddisfacimento del desiderio espresso dall'ufficiale da te raccomandato, il quali, peraltro, è bene che tenga presente che il distintivo su accennato non ha attinenza con il riconoscimento delle campagne e con la concessione della medaglia commemorativa, che s'informeranno a criteri da stabilirsi.
Con distinti saluti Morrone.

E' strano! Chi ha chiesto di non prestare più servizio ho desiderato di restare qui ed essere utile ancora alla Patria mia, perché congedarmi solo per venir a fare le mie lezioni? Potevano bene darmi qualche ora di libertà ed usufruire di me ancora! Ma… non si discute… si obbedisce e seguo il mio destino… pur trovando strano ciò che mi accade.
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