La Filza, legata in pergamena, consta di 521 (in realtà 533) carte numerate, molte trattate con carta giapponese. La documentazione, datata 1604-1627, comprende lettere di vari, minute di memoriali e copie di Brevi d'indulgenza per i diversi corrispondenti tedeschi.
Testi, immagini, fotografie e ritagli stampa. Molte pagine del diario sono dedicate ai ricordi della guerra, al viaggio compiuto quasi come pellegrinaggio nei luoghi del conflitto. E' altresì testimoniata l'attività di ispettore per le scuole.
Testi, immagini, fotografie e materiali a stampa. Nella prima parte del diario LPB riporta ancora impressioni di eventi e dei luoghi della guerra, in particolare il Cadore. Molte pagine inoltre sono dedicate all'attività professionale e accademica con particolare riguardo per quanto svolto all'Università popolare.
Immagini, testi, fotografie e ritagli stampa. Una buona parte del diario riporta l'attività svolta a Torino presso l’Ufficio regionale per la conservazione dei monumenti del Piemonte e della Liguria con particolare rilievo alla scala delle Forbici di Palazzo reale e alla Chiesa di S. Cristina a Torino. All'inizio del 1906 LPB rientra a Napoli per ricoprire la cattedra di disegno alla R. Università.
La Filza, già Fondo S. Maria in Aquiro Tomo 270, legata in pergamena e con Rubricella alfabetica, consta di 490 carte numerate e contiene documenti notarili in copia relativi all'Arciconfraternita della Pia Casa della Visitazione degli Orfani di Santa Maria in Aquiro e del monastero dei SS. Quattro Coronati, prodotti tra il 10 febbraio 1600 e il 30 agosto 1649.
La Filza, legata in pergamena, consta di 631 (in realtà 622) carte numerate, molte trattate con carta giapponese. Contiene lettere per lo più di corrispondenti tedeschi e documenti diversi collocabili cronologicamente nel periodo 1607-1629.
La Filza, legata in pergamena, consta di 658 (in realtà 645) carte numerate, alcune trattate con carta giapponese. La documentazione si colloca cronologicamente nel periodo 1602-1624 e attiene per la più gran parte a Kaspar Schoppe.
Testi, immagini, fotografie e ritagli stampa. Il diario è dedicato alla vita a Napoli con note sull'attività professionale, in particolare i progetti dei Villini Marotta e Cifariello e del pastificio De Rosa. Sono testimoniati ancora i viaggi in Italia centrale per le ispezioni nelle scuole e l'inaugurazione, nel 1914, dell'Università popolare di Napoli.