• Testi relativi alle decorazioni dei villini, ad altri impegni professionali e con accenni di carattere personale;
• testo relativo all'impresa di D'Annunzio a Fiume.

• Testo su questioni personali;
• testi sulla concessione della Croce di Guerra, sugli incarichi di ispezioni nelle scuole, sull'incarico di un'edicola nella villa di Carlo Di Martino a Monopoli e sulla nomina nella Commissione edilizia.

Testi (di cui uno continua dalla pagina precedente e l'ultimo segue nella pagina successiva) relativi al divieto di fregiarsi del distintivo di guerra, al viaggio a Monterotondo, passando per Roma, e relative faccende legate alla famiglia Giovagnoli, ecc.

Riflessioni sulla guerra e il Cattolicesimo.

• Testo ms. (che prosegue alla pagina seguente) su faccende personali, si accenna ai lavori per i progetti per Cifariello, De Rosa e per le case popolari a Pozzuoli; notizie sul divieto di fregiarsi del distintivo di guerra con trascrizione di una lettera del Ministero della Guerra;
• articolo di LPB <I>‘Pro Italia’. L’industria del legno</I> pubblicato su «Il Roma».

• Testo (che continua da pagina 45) relativo sulle proposte di Wilson per un possibile armistizio con la Germania;
• articolo dal «Corriere del mattino» con la notizia della morte della sorella di LPB, Enrichetta, a causa della febbre spagnola;
• testo per la morte della sorella.

Articolo dal «Roma» di Enrica Paterna Baldizzi sulla guerra.

Articoli da «Il Roma» sulla richiesta di armistizio da parte di Germania, Austria-Ungheria e Turchia.

• Testi e articoli sulla fine della Guerra con il <I>proclama di Diaz alle popolazioni irredente</I>;
• testo che continua alla pagina successiva sullo stesso argomento con accenni di carattere personale.

• Testo (che prosegue dalla pagina precedente) con la trascrizione del telegramma inviato da LPB a Diaz e risposta del Generale;
• articolo dal «Roma» sul progetto del monumento a Diaz;
• testo sullo stesso argomento;
• testo (che continua a pagina 55) sull'acquisto da parte di Enrico e Gerardo Di Nola del pastificio De Rosa, sulla guerra con accenno all'offerta a Diaz "di una casa e non altro).